DLVA-FIDES CONSULTING S.R.L.

NETWORK di SERVIZI FINANZIARI
diretti all'Organizzazione e Controllo degli Intermediari Finanziari ed Istituti

 


ATTIVITA' FUNZIONALI - CONTROLLO DEI RISCHI

DLVA-FIDES CONSULTING S.R.L. - Attività per funzione


La funzione di compliance,
al fine di valutare l'adeguatezza delle procedure interne rispetto all'obiettivo di prevenire la violazione di leggi, regolamenti e norme di autoregolamentazione applicabili all'intermediario finanziario:

 

a. identifica le norme applicabili all'intermediario finanziario e alle attività da esso prestate e ne misura/valuta l'impatto sui processi e sulle procedure aziendali;

b. propone modifiche organizzative e procedurali volte ad assicurare l'adeguato presidio dei rischi di non conformità alle norme;

c. predispone flussi informativi diretti agli organi aziendali e alle altre funzioni aziendali di controllo;

d. verifica l'efficacia degli adeguamenti organizzativi suggeriti per la prevenzione del rischio di non conformità.

 

 

 


La funzione di risk management:

a. collabora alla definizione delle politiche e del processo di gestione del rischio e delle relative procedure e modalità di rilevazione e controllo;

b. presiede al funzionamento del sistema di misurazione e controllo dei rischi e ne verifica il rispetto da parte dell'intermediario; in tale contesto sviluppa e applica indicatori in grado di evidenziare situazioni di anomalia e inefficacia dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi;

c. monitora costantemente l'evoluzione dei rischi aziendali e il rispetto dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio;

d. analizza i rischi dei nuovi prodotti e servizi e di quelli derivanti dall'ingresso in nuovi segmenti operativi e di mercato;

e. verifica l'adeguatezza e l'efficacia delle misure prese per rimediare alle carenze riscontrate nel sistema di controllo dei rischi.

 


Funzione di revisione interna (internal audit)
valuta:

1. l'adeguatezza e l'efficacia del sistema dei controlli interni,

2. l'adeguatezza e sicurezza del sistema informativo (EDP audit)

3. l'adeguatezza del piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze aziendali ovvero accertamenti ispettivi, verifica i seguenti profili:

a. regolarità delle diverse attività aziendali ed evoluzione dei rischi;

b. regolarità della rete distributiva;

c. rispetto delle norme da parte di tutti i livelli aziendali;

d. rispetto dei limiti previsti dai meccanismi di delega nonché del pieno e corretto utilizzo delle informazioni disponibili nelle diverse attività.

L'internal audit verifica la rimozione delle anomalie riscontrate nell'operatività e nel funzionamento dei controlli (attività di "follow-up").
Sulla base dei risultati delle verifiche effettuate in base al piano di audit, formula raccomandazioni agli organi aziendali e ne verifica l'osservanza.

 


La funzione antiriciclaggio
ha il seguente ruolo:

• identificare le norme applicabili e valutare il loro impatto sui processi e le procedure interne;

• collaborare all'individuazione del sistema dei controlli interni e delle procedure finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei rischi in discorso;

• verificare l'idoneità del sistema dei controlli interni e delle procedure adottato e proporre le modifiche organizzative e procedurali necessarie o opportune al fine di assicurare un adeguato presidio dei rischi;

• prestare consulenza e assistenza agli organi aziendali e all'alta direzione;

• in caso di offerta di prodotti e servizi nuovi, la funzione effettua in via preventiva le valutazioni di competenza;

• verificare l'affidabilità del sistema informativo di alimentazione dell'archivio unico informatico aziendale;

• trasmettere mensilmente alla UIF i dati aggregati concernenti le registrazioni nell'Archivio Unico Informatico;

• curare, in raccordo con le altre funzioni aziendali competenti in materia di formazione, la predisposizione di un adeguato piano di formazione, finalizzato a conseguire un aggiornamento su base continuativa del personale dipendente e dei collaboratori;



TRASPARENZA DELLE OPERAZIONI E DEI SERVIZI BANCARI E FINANZIARI CORRETTEZZA DELLE RELAZIONI TRA INTERMEDIARI E CLIENTI

La disciplina sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari persegue l’obiettivo, nel rispetto dell’autonomia negoziale, che siano resi noti ai clienti gli elementi essenziali del rapporto contrattuale e le loro variazioni, favorendo in tal modo anche la concorrenza nei mercati bancario e finanziario.

Il rispetto delle regole e dei principi di trasparenza e correttezza nei rapporti con la clientela attenua i rischi legali e di reputazione e concorre alla sana e prudente gestione dell’intermediario.

Le disposizioni in materia di trasparenza (titolo VI del T.U.; delibere del CICR citate nel paragrafo 2 e presente provvedimento) si applicano — salva diversa previsione — a tutte le operazioni e a tutti i servizi disciplinati ai sensi del titolo VI del T.U. aventi natura bancaria e finanziaria offerti dagli intermediari, anche al di fuori delle dipendenze ("fuori sede") o mediante "tecniche di comunicazione a distanza".

Le presenti disposizioni si applicano inoltre ai servizi di bancoposta. Esse non si applicano alla raccolta del risparmio tra il pubblico effettuata da Poste Italiane S.p.A. per conto di Cassa Depositi e Prestiti, attraverso libretti di risparmio postale e buoni fruttiferi assistiti dalla garanzia dello Stato (per questi prodotti le norme in materia di trasparenza, pubblicità, contratti e comunicazioni periodiche sono stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 6 ottobre 2004, pubblicato in G.U. il 13 ottobre 2004) (1).

Secondo quanto previsto dall'articolo 23, comma 4, del T.U.F., le disposizioni non si applicano ai servizi e alle attività di investimento né al collocamento di prodotti finanziari (1) e alle operazioni e servizi che siano componenti di prodotti finanziari, sottoposti alla disciplina della trasparenza prevista dal medesimo T.U.F., salvo che si tratti di operazioni di credito ai consumatori disciplinate ai sensi del titolo VI, capo II, del T.U......leggi

 


 


CONTATTI PER INFORMAZIONI
06.86357324 - mobile 340.8745069


 
ATTIVITA' DEL GRUPPO OPERATIVO
CONSULENZA & ASSISTENZA - Analisi, interpretazione ed applicazione della nuova normativa primaria e secondaria di settore.....leggi
PRECONSULENZA Lo scenario generale e operativo degli Istituti di pagamento, Istituti di moneta elettronica e intermediari finanziari - Mediatori Creditizi e Confidi Minori.....leggi
ATTIVITA' PER FUNZIONE - Attività di Compliance - Antiricilaggio - Funzione dei rischi - Internal Audit.....leggi
ANTIRICICLAGGIO / ANTITERRORISMOAssetto organizzativo e presidio antiriciclaggio - L'Intermediario finanziario osserva il Provvedimento Bankitalia del 26 MARZO 2019 il quale reca disposizioni.....leggi
CONTRIBUTO: L’EVOLUZIONE E.B.A. IL MERITO CREDITIZIO E IL PIANO AZIENDALE.....leggi
M&A AZIENDA- Le ragioni che muovono l'acquisto e/o la cessione (di partecipazioni) di una società 106 T.U.B., come di altre società, sono riconducibili a.....leggi
F O C U S
SOCIAL LENDING - (peer-to-peer lending o p2p lending) Canale di finanziamento alternativo - Le disposizioni regolamentari.....leggi 
Il bilancio non IFRS
CAPITOLO 1. - PRINCIPI GENERALI
 
2014 2023 Copyright | Società di consulenza finanziaria |DLVA FIDES CONSULTING S.R.L|